In Amore credo fortemente nei colpi di fulmine. Di quelli che ti stordiscono, ti inebriano, ti appassionano. E questo, per me, vale anche con le città. Mi è capitato spesso di mettere piede in nuovi luoghi e di innamorarmene fin dal primo sguardo: mi è successo a Barcellona, a Budapest, a Bruges o nella nostra Ostuni, giusto per citare alcuni esempi. In altri casi invece l’interesse è cresciuto lentamente, passo dopo passo, in un Amore un po’ più razionale: Marsiglia, Vienna o Bratislava sono state le mie brevi amanti. Infine, ci sono le città che non ho ben capito. E qui di esempio ne ho solo uno perché questa strana sensazione mi è capitata finora solo una volta con la capitale del Belgio: Bruxelles.
Premessa: la colpa probabilmente è mia. Più che un viaggio si è trattato di una toccata e fuga di a malapena un giorno ed io ho ritmi lenti… estremamente lenti. Devo assaporare ogni cosa con i miei tempi, senza dover badare all’orologio, senza avere fretta e ansia di saltellare da un posto all’altro giusto per piantare la bandierina e dire “ci sono stata!”. Devo essere sincera: forse ciò che maggiormente non ho capito è il suo essere una città piccola e al contempo dispersiva. E’ stato il suo essere forse un pochino fredda e, a tratti, trascurata. E’ stato il Manneken Pis, simbolo non solo della città ma dell’intero Belgio. Questa piccola statua di bronzo raffigura un bimbo nudo intento a far la pipì e nudo non lo troverete mai perché viene sempre vestito in base alle diverse festività (ci credete che il suo guardaroba conta oltre 800 abiti?).
Le leggende nascoste dietro a questa piccola statua sono tante e quella più carina e assurda alla quale ho deciso di credere è che essa rappresenti un bimbo ignaro che, facendo pipì, spense la miccia di una bomba salvando così Bruxelles da una catastrofe. Il problema è che il Manneken Pis ve lo ritroverete praticamente ovunque andando a zonzo per la città! Calamite, cioccolatini, tazze, penne, portachiavi. Tutto a forma di bimbo che fa pipì. Lo troverete persino nelle… birrerie.
Ad ogni modo, io a Bruxelles ci tornerò perché di cose belle, alla fine, ne ho viste tante e voglio dedicar loro il tempo e gli sguardi che meritano. Tra queste ci sono senz’altro Place du Petit Sablon, un meraviglioso giardino delimitato da 48 statue con al centro una fontana scultorea, e la vicina Église Notre-Dame du Sablon, uno splendido edificio in stile gotico. Non sono una grande amante (ahimè) delle visite alle Chiese durante un viaggio, forse perché mi piacerebbe molto di più visitarle con esperti e critici d’arte; devo ammettere però che questa chiesa maestosa ed imponente mi è piaciuta moltissimo, così come la splendida Cattedrale di Saint-Michel-et-Gudule (ricorda vagamente Notre-Dame de Paris, non trovate?).
A Bruxelles ci tornerò perché ho adorato la zona del Quartiere Reale, con tutti quei musei che hanno solleticato la mia curiosità (soprattutto il Museo delle Belle Arti e quello degli Strumenti Musicali), e poi c’è quel giardino così bello in Place de l’Albertine che ti vien voglia di sdraiarti lì a lasciarti rapire dalle pagine di un bel libro…
Dopo averla aggirata per ore e ore, alla fine non puoi non arrivare a Grand Place. Immensa, splendida, profumata di cioccolata calda. Lo sguardo si perde da qualsiasi lato la si guardi, i palazzi che la circondano sono alti e imponenti e tu te la immagini ricoperta di petali durante l’infiorata che si svolge qui ogni 2 anni, a Ferragosto. Quando arrivi in Grand Place capisci in un istante perché viene considerata una delle piazze più belle del mondo.
Oltre a voler rimediare a tutto ciò che non sono riuscita a vedere in città (come ad esempio l’Atomium), c’è una cosa in particolare che mi spinge fortemente a tornare nella capitale belga: il fumetto. Bruxelles ha dato i natali a personaggi come Lucky Luke, i Puffi o Tintin e la città è letteralmente disseminata di grandi, colorati, spettacolari murales. Un vero e proprio museo del fumetto a cielo aperto, tanto che sono stati creati veri e propri itinerari (oltre ad un museo, il CBBD) da percorrere per riuscire a scovarli tutti… e non avete idea dei luoghi e delle botteghe particolari che si incontrano girovagando tra le strade della città durante la caccia ai murales!
Insomma, questo Amore tra me e Bruxelles sento che dovrà proprio scoppiare prima o poi. E’ come una bomba inesplosa, come una miccia accesa che non si è ancora consumata.
Sarà mica colpa del Manneken Pis?
Info Utili:
- Trasporto: i voli dall’Italia sono economici e, grazie ai numerosi treni interni, da Bruxelles potrete raggiungere facilmente gioielli come Bruges, Gent o Anversa. Piccoli trucchetti per risparmiare: i treni, nei weekend, costano la metà mentre il trasporto da/per l’aeroporto di Bruxelles è scontato se acquistato online!
- Dove mangiare: il Belgio è molto caro perciò il mio consiglio è di dedicarvi al cibo più buono del mondo, lo street food! Troverete praticamente ovunque chioschi in cui prendere una bella porzione di patatine fritte che sono forse le più buone del mondo (vengono fritte 2 volte), annaffiandole poi con un’ottima birra. Se poi avete qualche euro in più da spendere non vi resta che provare le famose cozze servite con contorno di… patatine fritte!
- Dove dormire: uno dei ricordi più belli del Belgio è di certo il B&B Leopold II in cui ho alloggiato. Ho letteralmente adorato quel luogo: la mia camera, la colazione, i gattini in giro nell’edificio, la gentilezza del proprietario. L’unico difetto è la zona, non proprio bellissima e un po’ decentrata… ma si sa, con la metro tutto diventa vicino!
18 Comments
ci sono stato nuovamente, dopo moltissimi anni, lo scorso giugno… è bello leggere le tue impressioni… e vedere le foto in una stagione diversa… ho fatto la comics route scoprendo anche “opere” nuove e constatandone la sparizione di alcune…. a me ha davvero fatto innamorare…(waffel e patatine compresi)
La comics route devo assolutamente farla, me lo sono ripromessa! Ma davvero ne sono sparite alcune?
Comunque con Bruxelles sono sentimenti contrastanti… davvero… e tutti i dubbi spero di mandarli via al prossimo viaggio 🙂
Ci vorrei andare nel periodo natalizio per vedere anche i mercatini di Natale (ecco, questo sarebbe un buon motivo per tornarci anche per te! :.) e quindi questo bel post casca a fagiolo 🙂
Poi ti dirò se me ne sono innamorato o no 😉
Ma sai che mi hai dato una gran bella idea? A Dicembre sarò a Berlino ma quasi quasi un salto a Bruxelles…. 🙂
Spero proprio che il post possa esserti utile e non vedo l’ora di conoscere le tue impressioni!
Conosco benissimo questa sensazione 🙂
Era questo il post di cui mi parlavi tesoro?
tesoro si! proprio questo!
Siccome a te Bruxelles è piaciuta così tanto avevo un po’ timore delle tue considerazioni 🙂
Tour delle Fiandre insieme? Che dici?
Ti abbraccio!
Ai miei, per il trentesimo anniversario di matrimonio, ho regalato (complici i voli economicissimi) un viaggio di cinque giorni a Bruxelles.
Sarà che non partivano da anni, sarà che sotto Natale ha una certa magia, ma l’hanno amata; da quel che mi hanno raccontato è una città da scoprire, chè se ti fermi al pregiudizio della città fredda ed “industriale” non vedrai in realtà il suo lato migliore di città che sa diventare intima ed accoglierti tra le sue bellezze.
Anch’io sono sempre stata un po’ scettica, ma dopo il loro resoconto mi hanno incuriosita moltissimo (e vuoi mettere le patatine? 🙂
Alice
Ps: se può servire, i miei hanno soggiornato in un appartamento favoloso (economico, non lontano dal centro e con vista su tutta la città) prenotato su Airbnb!
Vivere un luogo per poco tempo non è mai produttivo. Ti fai un’idea superficiale senza scavare in fondo a quello che realmente ti può offrire una città. Devo dare a Bruxelles decisamente una seconda possibilità e sono sicura che i tuoi genitori hanno ragione 🙂
p.s.: grazie per essere passata e grazie per il consiglio… può servire eccome!
dalle foto io dico che sei riuscita a trasmettere l’idea di una città malinconica eppure bella.
Bellissime foto tesoro!
Ma adesso veniamo alle parole…
sai quanto ti capisco quando parli di bandierine. A noi le bandierine non piacciono perchè ci piace vivere intensamente la città che visitiamo e detestiamo rimanere con l’amaro in bocca al ritorno a causa del poco tempo. Ecco, ti capisco.
Vedrai che riuscirai a dare una risposta al dubbio di Bruxelles.
Intanto grazie alle tue foto e alle tue parole mi sono innamorata di Bruges, lo sai! <3
Ti abbraccio!
sono così felice quando mi dici che ti piacciono i miei scatti.
In realtà sono così felice ogni volta che ti leggo!
Sono discorsi che io e te abbiamo fatto più di una volta e non mi stupisce trovarmi assolutamente d’accordo con te. Ancora una volta.
No alle bandierine, sì al tempo di riempirci gli occhi e il cuore di ricordi nuovi.
Ti abbraccio fortissimo <3
A parte il fatto che vedo le foto rosse (sai, quel piccolo problemi con il mio Pc ultimamente :D), immagino siano bellissime.
Abbiamo parlato di Bruxelles e secondo me è una di quelle città a cui devi semplicemente dare il tempo, come hai detto tu. Vi dovete rivedere, corteggiare, amare o odiare.
Io, poi, la penso come te e Manu.. e come lei sono rimasta affascinata da Bruges grazie a te. L’ho detto io che dobbiamo fare un po’ di viaggi insieme.. <3
Ti stritoletto!
Mi hai fatto prendere un colpo! Appena ho letto delle foto rosse ho panicato ahhaha 😛
Le Fiandre insieme dici? A mangiare waffel come se non ci fosse un domani? Ma il Belgio è la patria del cioccolato, ne sei proprio sicura? 🙂
La verità è che io, con te e Manu, andrei davvero ovunque <3
A Bruxelles mi sono follemente innamorata della Delirium Tremens. Amore che dura negli anni ❤️
ed io me la sono persa, maledizione! 🙂
aggiungo ai motivi per tornare a Bruxelles <3
Pingback: Unpacking Travel: Numero 2 - GoEuro Blog
Pingback: Bruges: informazioni utili | Viaggi nel Cassetto
Pingback: Viaggi nel Cassetto Bruges: informazioni utili - Viaggi nel Cassetto
Ma lo sai che a noi è successa la stessa identica cosa? ci siamo follemente innamorati di Bruges (come non farlo?) e poi siamo stati poco più di 24 ore a Bruxelles e non ci ha colpito per niente, ce la immaginavamo più elegante, più allegra..e invece l’abbiamo trovata triste e cupa.
Sarà per lo stesso motivo? troppo poco tempo a disposizione?
Non lo so ,fatto sta che le abbiamo dedicato un articolo e le sensazioni sono state proprio le stesse.
Un bacione Farah 🙂