[Soundtrack consigliata: A cuore scalzo – Max Gazzè]
Era già qualche tempo che monitoravo la situazione dei paesini in provincia di Terni, in particolare quelli che circondano le Cascate delle Marmore. Avevo infatti una gran voglia di trascorrere da quelle parti il weekend di Pasqua e ad ogni ricerca, trovavo la stessa situazione: la parola terremoto era ovunque. Come tutti sappiamo, il basso Lazio, le Marche e l’Umbria sono state le Regioni più colpite dalle spaventose scosse sismiche che si sono susseguite da Agosto a Gennaio e che hanno messo in ginocchio borghi meravigliosi come Amatrice, Accumoli, Visso, Ussita, Norcia e Cascia. Sono state scosse tremende che hanno finito per identificare Regioni intere, ledendo l’immagine di tante altre località che però, fortunatamente, non hanno registrato alcun danno. Il terremoto è un qualcosa di incontrollabile, di catastrofico e fa tanta ma tanta paura. A me in prima persona. Non biasimo quindi la pioggia di cancellazioni di treni e hotel, probabilmente avrei agito allo stesso modo. Ma la generalizzazione sì. Quella mi fa letteralmente piangere il cuore.
Lavoro nel mondo del turismo, sono vicina ogni giorno a chi mette il cuore nell’ospitalità. E quando un cuore è già spaccato a metà nel vedere la propria terra flagellata, capisco che non è affatto piacevole vedere come un’informazione mediatica alterata contribuisca a disintegrare del tutto questo cuore, in mille pezzi. Per questo motivo è nata l’iniziativa targata #weekendinumbria durante la quale 22 tra bloggers, instagramers e influencer si sono incontrati in Umbria per raccontare delle zone non colpite dal sisma. Tra questi c’ero anche io, da sempre innamorata di questa Regione, e non potete immaginare la voglia immensa di partecipare per dare il mio piccolo contributo al “cuore d’Italia”.
TODI
Il weekend è iniziato proprio da qui, dalla città del poeta Jacopone, ed è stata davvero una bellissima scoperta. Il suo centro storico medievale è un susseguirsi di palazzi imponenti dal sapore prestigioso, che sembrano congiungersi tutti nella splendida Piazza del Popolo e, a pochi passi dalla Piazza, ho particolarmente adorato la terrazza panoramica che offre uno scorcio meraviglioso sulle dolci colline umbre. Anche al di fuori delle storiche mura ci sono però dei piccoli capolavori: uno di questi è senz’altro il candido Tempio di Santa Maria di Consolazione, inondato di luce.
Tip: fermatevi per una cena presso l’Hotel Villa Luisa, cucina umbra doc e ospitalità genuina. Come più mi piace.
ORVIETO
La città di tufo, che svetta meravigliosa sulla sua rupe, scrutando tutto dall’alto. Sorrido a pensare che l’avevo inserita tra i miei TravelDreams del 2014 e ora capisco perché si è fatta desiderare così tanto: Orvieto è bellissima! Mi sono letteralmente innamorata di questa piccola città e credo non dimenticherò facilmente il momento in cui, sbucando da una via, mi sono ritrovata faccia a faccia con il Duomo. La bellezza di questo edificio è indescrivibile: è imponente, austero, spigoloso e allo stesso tempo tremendamente armonioso nelle sue forme, sia all’esterno che all’interno. Quanto avrei voluto passeggiare ancora tra i vicoli di Orvieto e vedere molto altro come ad esempio il Pozzo di San Patrizio o la sua città sotterranea (sapevate che è formata da oltre 1200 grotte e cunicoli?). Ma tanto tornerò. Gliel’ho promesso prima di andar via.
Tip: per il pranzo la sosta è obbligatoria all’Antica Bottega al Duomo. Salumi, formaggi e crostini indimenticabili!
CASCATE DELLE MARMORE
Come scrivevo all’inizio, sognavo di andarci da un bel po’ ed ecco che grazie a #weekendinumbria ho realizzato anche quest’altro piccolo viaggio nel cassetto. In provincia di Terni, le Cascate delle Marmore sono tra le più alte in Europa ma attenzione: il loro flusso è controllato. Producono infatti energia idroelettrica perciò informatevi bene prima di partire circa gli orari e i giorni di apertura. Pagando un biglietto di ingresso sarà poi possibile ammirarle da diversi sentieri, sia inferiori che superiori, e vi assicuro che lo spettacolo vale davvero la visita. Sono magnifiche.
Tip: non dimenticate scarpe comode per i sentieri più ripidi e giacca a vento per le giornate più fredde.
SPOLETO
Un altro piccolo gioiello umbro a cui ho dedicato purtroppo poco tempo. Una piacevole passeggiata mi ha portata all’interno del suo centro storico dove ho potuto ammirare il Teatro Romano e un altro meraviglioso Duomo, che sbuca dopo una caratteristica e leggera discesa a gradini. Di Spoleto ho adorato in particolare la sua atmosfera, distesa e rilassata, fuori dal tempo. Davvero un’altra gran bella scoperta.
Tip: fermatevi per un aperitivo al piccolo bar che si affaccia sulle colline circostanti, proprio da dove si vede anche il Ponte delle Torri, tristemente conosciuto come luogo in cui sono avvenuti diversi suicidi. Questo ponte è antichissimo, risalente al Duecento circa, ed è lungo ben 230 metri. Impressionante.
MONTEFALCO
Un mio dolcissimo ritorno questo a Montefalco. E dico dolcissimo per 3 motivi diversi: il primo è perché mi fa venire in mente tantissimi ricordi del primissimo blog tour in cui, un po’ timorosa, mi approcciavo per la prima volta con questa bellissima realtà. E’ a Montefalco che ho instaurato belle amicizie che coltivo ancora oggi, e trovo che sia una cosa meravigliosa. Dolcissimo poi perché io di Montefalco mi sono un po’ infatuata: la terrazza dell’Umbria è un borgo davvero speciale ed è uno dei più piccoli in Italia ad aver ricevuto il riconoscimento di città nonostante i suoi pochi abitanti (ne conta meno di 6mila). Infine, è un ritorno dolcissimo perché non si può non andare a Montefalco senza degustare il suo vino, il Sagrantino. E il mio preferito è sempre lui, il dolce passito, di cui anche stavolta ho fatto piccola scorta.
Tip: un tour delle cantine è d’obbligo ma anche nel piccolo centro storico troverete l’occasione di fare squisite degustazioni di vino.
SPELLO
Credo di non aver mai visto un borgo così curato, pulito, ordinato. Spello è semplicemente perfetta e sembra tirata fuori da un antico libro di fiabe. Casette, porticine, finestre adorne di fiori, piccole taverne e trattorie, il susseguirsi di salite e discese, la suggestiva Porta di Venere, i vicoletti. L’ho adorata.
Tip: fonti molto molto attendibili dicono che l’infiorata di Spello sia un qualcosa di imperdibile. Si svolge la nona domenica dopo Pasqua e io sto proprio pensando di non prendere impegni.
PERUGIA
Credo di aver terminato le parole per descrivere questa città. O forse no. Il fatto è che io a Perugia mi sento ormai come a casa eppure ogni volta che ci torno scopro qualcosa di nuovo. Questa è stata la volta della cioccolata dell’Augusta Perusia dove il Sig. Mangano è riuscito in nemmeno 1 ora a trasmettermi l’immenso amore che prova nei confronti del suo faticoso mestiere. E chi se li dimentica più i suoi bicchierini di cioccolata ripieni di crema di nocciole e panna?
Tip: fermatevi a pranzo o a cena alla Trattoria Borgo San Francesco. Oltre ad essere bellissima, serve piatti tipici umbri davvero squisiti.
Un ringraziamento speciale a SocialIta che ha organizzato, con il supporto di Regione Umbria, Confcommercio e Federalberghi, anche questo meraviglioso weekend. Dopo #InMontefalco, #AlTrasimeno e #Perugia2019 è sempre un piacere godere grazie e insieme a voi delle meraviglie dell’Umbria. Se oggi la sento un po’ come casa è soprattutto merito vostro!
2 Comments
Che bellissima iniziativa!!! I luoghi che hai visitato sono splendidi!
Meravigliosi davvero, e a 2 passi da casa 🙂
Un abbraccio Demi e grazie!