Vi racconto come ho trascorso la mia giornata nella piccola Bled, un gioiello della Slovenia che sembra uscito da una favola.
[Soundtrack consigliata: One more light – Linkin Park]
Non ricordo nemmeno più da quanto sognavo di vedere Bled. Vedevo sempre le sue foto su cataloghi, su vari blog, su cartoline, in tv. E ogni volta mi innamoravo di quell’immagine del lago con al centro un’isoletta, così fiabesca. E oggi sorrido perché alla fine a Bled ci sono andata per davvero.
L’occasione è capitata in pieno inverno, durante il lungo weekend dell’Immacolata. Avevo tanto bisogno di un po’ di relax e così ho deciso di coccolarmi con questo viaggetto di 3 giorni non troppo lontano da casa. In particolare ho sfruttato i giorni a disposizione per visitare Lubiana, la capitale della Slovenia, e Bled. Le due città distano infatti solo circa 50 km e proprio di quest’ultima vorrei raccontarvi e consigliarvi alcune esperienze da non perdere.
IL LAGO DI BLED
E’ lungo 6 km il sentiero che circonda il lago di Bled. 6 km durante i quali saranno tante le occasioni di svago e relax: in estate ci si può tuffare in acqua, si può andare in canoa, ci si può rilassare in spiaggia. In inverno invece, specialmente se c’è la neve, si può fare quello che alla fine ho fatto io: sedersi su una panchina ad osservare i cigni e il panorama splendido per poi entrare in un ristorantino e assaggiare una zuppa calda. E se il meteo lo permette, si può noleggiare una Pletna e iniziare a remare sulle acque cristalline del lago. La Pletna è infatti la tipica imbarcazione di Bled che, per i più pigri, viene guidata dai remi del pletnar, il barcaiolo. Ci sono anche altre imbarcazioni a motore che arrivano in circa 20 minuti sull’isoletta di Bled, incastonata quasi al centro del lago, e partono tutte dal piccolo molo ai piedi dell’Hotel Park.
L’ISOLA DI BLED
L’isoletta di Bled è in assoluto uno dei posti più fiabeschi mai visitati. Appena sbarcata ho deciso di girarle intorno partendo dal lato destro, andando controcorrente rispetto agli altri pochi visitatori della giornata. Il sentiero è bellissimo e ciò che ricordo con più nitidezza è l’odore della terra bagnata, delle foglie fradicie, della neve sopravvissuta sui rami degli alberi, dell’acqua che bacia le rive dell’isola. Era un odore buonissimo e io l’ho respirato a pieni polmoni fermandomi su qualche molo ad osservare da lì la terraferma e le cime imbiancate delle montagne slovene. Oltre al sentiero ho però adorato anche i piccoli edifici che è possibile visitare sull’isola: in particolare mi ha colpita tantissimo la piccola Chiesa di S. Maria Assunta, e mi ha colpita per 2 motivi. Il primo è che non avevo mai visto un campanile staccato dal corpo di una Chiesa (campanile sul quale è possibile salire per restare ipnotizzati da un antico orologio ad ingranaggi). Il secondo è la presenza nella piccola Chiesa della Campana dei desideri: c’è una fune che dalla cima dell’ultima trave arriva al pavimento e la leggenda vuole che chiunque riesca a suonarla vedrà il suo desiderio realizzarsi. Io ci ho provato, vediamo un po’ che succede!
IL CASTELLO DI BLED
La prima cosa che ho notato di Bled subito dopo il lago è stata un’enorme roccia a strapiombo sull’acqua sulla quale si erge un castello medievale. E’ un’immagine meravigliosamente suggestiva e io ho deciso di raggiungere questo castello a piedi tramite il sentiero guidato che dal basso sale tortuosamente (e con un pizzico di fatica) fino all’ingresso dell’edificio. Oltre ad un ristorante, ad un bar, ad una tradizionale stamperia ed una cantina, il castello ospita oggi diversi spazi espositivi che ripercorrono le tappe della storia della città. Ciò che colpisce maggiormente però è senz’altro la splendida vista che si gode dalle terrazze dell’edificio, vista che però mi è stata negata da una nebbia fittissima che è riuscita a rendere il paesaggio circostante ancora più affascinante. Mi sembrava di essere a Silent Hill.
OLD BLED HOUSE
Per il vostro soggiorno non posso non consigliarvi questo gioiellino in cui ho dormito per 2 notti. Si tratta di una casa tipica con tetto spiovente e Ana è una perfetta padrona di casa: dolce, simpatica e sorridente. L’interno della casa è quasi totalmente in legno ed è curato nei minimi dettagli: dalla pulizia estrema e le luci calde all’arredo dei piccoli spazi comuni come i pianerottoli (è una casa, non c’è ascensore). Letti comodissimi, tisane gratuite in camera, doccia spaziosa, silenzio, parcheggio gratuito e posizione a 2 passi dall’Hotel Park, punto di inizio per l’esplorazione di Bled. Sarei pazza a non consigliarvi l’Old Bled House come base per i vostri spostamenti (e con la neve fuori dalla finestra sembra davvero di essere in una favola).
KREMNA REZINA
Ebbene sì, anche questa è una tappa imperdibile di Bled. La differenza è che la Kremna Rezina non si può visitare nè ci si può dormire. Però si può assaporare. Decisamente. Sto parlando infatti della tradizionale e originale millefoglie alla crema di Bled. La Kremna Rezina è stata creata nella pasticceria dell’Hotel Park ed è proprio qui che va assaggiata perché preparata con la ricetta originale. La caffetteria dell’Hotel poi è molto carina, con grandi vetrate che affacciano direttamente sul Lago e un menu ricchissimo non solo di dolci.
E se vi ho fatto venire fame preparatevi perché ho altri posticini da consigliarvi nei prossimi post per assaggiare la vera cucina slovena!
Altri articoli sulla Slovenia: