Shinjuku, Ginza, Shibuya, Roppongi, Odaiba, Harajuku, Asakusa, Ueno, Akihabara: impressioni sparse sui più famosi quartieri di Tokyo!
[Soundtrack consigliata: Abiura di me – Caparezza]
Già scritto e lo ripeto: Tokyo è una città delirante. E’ ordinata e pulita nonostante i suoi oltre 14 milioni di abitanti, è immensa ma a misura di viaggiatore, stancante ma piacevole, folle e allo stesso tempo “kawaii”, colorata, abbagliante, educata, coinvolgente. Prima di partire leggevo ovunque la frase “è la città dei contrasti” e, finalmente, posso dire di averne capito il motivo; i quartieri di Tokyo sono 23 e, in ognuno di questi, si respira un’atmosfera sempre differente. Nulla è mai uguale, tutto assume nuove forme e ci si sente disorientati dai continui cambiamenti: Tokyo ti stordisce i sensi e tu non puoi far altro che lasciarti sopraffare e cullare da una miriade di sensazioni altalenanti. Ogni singolo quartiere è un microcosmo ben distinto dagli altri e ho voglia di raccontarvi le impressioni avute camminando tra quelli più famosi.
Shinjuku: poliedrico
Questo quartiere ha mille facce. La sua stazione è la più trafficata al mondo, le strade e gli uffici brulicano di persone, i grattacieli risplendono nella loro fierezza e il viavai nelle porte dei grandi magazzini è incessante. Eppure il parco Shinjuku-Gyoen è un’oasi di pace e di sera le insegne luminose si accendono, le musichette ipnotizzanti delle sale giochi e i rumori molesti che provengono dalle sale di pachinko si riversano in strada, il quartiere a luci rosse di Kabukicho si anima, i microfoni dei karaoke si scaldano e le griglie di Omoide Yokocho iniziano a fumare; in questa minuscola e stretta via i ristorantini sono lunghi, di legno, e l’assaggio di uno yakitori (spiedino di pollo) prima di entrare in una qualsiasi sala giochi è decisamente obbligatorio.
Ginza: sofisticato
Boutique di lusso, donne infagottate in kimoni pregiati o in abiti firmati con tacchi vertiginosi ai piedi, macchinoni sportivi fermi ai semafori e uomini d’affari che stringono in mano le loro valigette 24 ore. Ginza è così, elegante e pomposo, forse impersonale, di certo costoso. Il quartiere a mio parere più occidentalizzato di Tokyo, nonostante la presenza del Teatro Kabukiza (tempio degli spettacoli di kabuki), del bellissimo giardino Hama-rikyū Onshi Teien e del poco distante mercato del pesce di Tsukiji, il più grande del mondo, del quale tornerò a parlarvi presto.
Shibuya: affollato
Impossibile sentirsi soli a Shibuya. Dopo il mercato più grande del mondo e la stazione più trafficata del mondo, qui troviamo l’incrocio più frequentato del mondo. Le strisce pedonali vanno in ogni direzione e la porta della stazione rigurgita quantità enormi di persone, minuto dopo minuto. I negozi non sono come quelli che intendiamo noi: si tratta di palazzoni di almeno 8-10 piani che vendono di tutto. Se siete alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa, qui la troverete. Shibuya è poi famoso per la presenza della statua di Hachiko, il cane che ha commosso il mondo intero con la sua incorruttibile fedeltà, e per la coloratissima Center-Gai, una strada costellata di negozi e sale giochi.
Roppongi: sfrontato
Tokyo è una delle città più sicure al mondo (quanti record questo Giappone, eh?), eppure si dice che se esiste anche un solo borseggiatore, probabilmente lo si troverà a Roppongi. Una volta questo era il quartiere malfamato di Tokyo, oggi è la casa di diverse costruzioni avveniristiche (come il Roppongi Hills, un centro commerciale davvero immenso), dell’Hard Rock Cafè, delle discoteche più frequentate ma anche di arte (con il Centro Nazionale d’Arte di Tokyo o il Museo d’Arte Mori). Qui si possono sfruttare due edifici per godere di meravigliosi panorami sulla città: la Tokyo City View e la poco distante Tokyo Tower, un’imitazione colorata della Tour Eiffel.
Odaiba: spensierato
Una piccola città nella città, questo quartiere è davvero un agglomerato di cose che tra loro c’entrano poco e niente. Vedrete la Statua della Libertà che ha come sfondo un ponte che ricorda molto il London Bridge (qui chiamato Rainbow Bridge); in lontananza, ovviamente, si può avvistare anche la Tour Eiffel. E non sono impazzita! Odaiba è un luogo totalmente artificiale, vi si arriva tramite una monorotaia automatica (senza conducente) molto simile ad una piccola montagna russa ed è costituito da grandi centri commerciali e dal palazzo della Fuji Tv; regalatevi qui un pranzo (e l’acquisto di diversi gadget) nel ristorante dedicato al cartone animato One Piece e salite in cima all’osservatorio che si trova all’interno di una sfera sospesa; il panorama sulla baia di Tokyo è davvero unico.
Harajuku: giovanile
Principalmente si arriva fin qui per visitare il Meiji-Jingū, un meraviglioso santuario shintoista immerso in un bosco (di cui vi parlerò presto). E’ decisamente strano quindi ritrovarsi poco dopo in una via come Takeshita-dōri: insegne rosa, abiti fluorescenti, pancakes a forma di carinissimi animali, una folla di giovani e le amiche giapponesine che si divertono a indossare gli stessi vestiti (ne avrò viste a decine). Qui è tutto puccioso, divertente, variopinto e viene voglia di entrare nei negozi per fare improbabilissimi acquisti; non lasciatevi scappare il Daiso, dove ogni oggetto costa poco più di 100 Yen.
Asakusa: autentico
Qui ho trovato probabilmente il mio posto nel mondo. Il moderno si mescola all’antico, si sente il profumo d’incenso mentre all’orizzonte si stagliano costruzioni futuristiche, piccole botteghe si trovano accanto a negozi tecnologici. Ad Asakusa ho assaggiato il mio primo ramen, ho visto il primo tempio (il Senso-ji, vi parlerò presto anche di questa meraviglia), ho bevuto la mia prima birra Asahi nel bar dell’Asahi Sky Room con vista sul fiume Sumida e ho pianto di felicità quando si sono spalancate le porte dell’ascensore della Tokyo Sky Tree. Immaginate 634 metri d’altezza e questo ascensore elegante che li percorre in pochissimi secondi; immaginate poi Tokyo ai vostri piedi, di sera, in un turbinio di luci sfavillanti e scie di automobili. Il cuore trabocca di emozione, ve lo posso assicurare! Asakusa è stato la mia casa per 5 giorni ed è senza dubbio il luogo di cui conservo i ricordi più forti e belli.
Ueno: rasserenante
Un parco enorme che mi ha fatto vedere per la prima volta i boccioli di sakura, pronti a sbocciare in tutto il loro splendore. Lanterne illuminate, un laghetto costellato di pedalò a forma di cigno e barchette, piccoli templi, decine di chioschi dove fare il pieno di street food, il più grande Museo del Giappone (Museo Nazionale di Tokyo), uno zoo e infine il vicino e bellissimo quartiere di Yanaka… ma questa è un’altra storia.
Akihabara: psichedelico
L’unico quartiere in cui sono tornata non 1, non 2… ma ben 3 volte. Akihabara crea dipendenza. Un tripudio di insegne colorate, sale giochi, negozi di action figures, costumi, videogames, dispositivi elettronici, anime, manga e chi più ne ha più ne metta. Ho perso il conto dei distributori automatici che ho visto tra le vie di “Akiba”: non solo bevande ma soprattutto palline contenenti gadget di ogni tipo. Qui si torna bambini e ci si fa imbambolare per bene da tutti quei videogiochi; è bello lasciarsi travolgere dalla follia di Akihabara, dove il coinvolgimento dei 5 sensi è assicurato.
36 Comments
Ottimo resoconto tesoro!
Li ho amati tutti e tutti in modo diverso, che emozioni che ho provato.S
Solo uno non mi è piaciuto per nulla, ma solo perché l’ho trovato poco “tipico”: Ginza 🙂
Esatto, la penso come te. E’ forse l’unico quartiere che mi ha fatto passare la voglia di continuare “l’esplorazione”. Molto impersonale come scrivo nel post, di sicuro elegante e raffinato, ma di quelli che non lasciano poi così tanto il segno 😉
Grazie tesoro!
Oddio! Ma non ti dai pizzicotti dicendo “Ma ci sono stata davvero???” Io lo farei! ahahah 😀
Tesoro, magnifico. Tutto magnifico!
Guardo la statua di Hachiko e penso che probabilmente potrei commuovermi lì davanti pensando al film (è da me), guardo la confusione e le enormi scritte KARAOKE e penso che Tokyo mi aspetta. Sì, voglio andarci. Adesso ancora di più grazie a te (E alle tue paroline dal vivo!) <3
Splendide foto, che te lo dico a fare!
ahahah sì tesoro, non sai quanti pizzicotti mi son data! 🙂
Ancora non realizzo del tutto il fatto di essere stata lì, tra quella gente, tra quei grattacieli… Tokyo ti aspetta eccome tesoro, è una città che non può lasciare assolutamente indifferenti. Ti divora nel suo turbinio di sensazioni… che ancora sento addosso dopo oltre 1 mese. Fantastica.
Grazie <3
Già sono in astinenza dal Giappone e sto cercando disperatamente di far coincidere giorni di ferie e voli economici…poi leggo queste cose e mi vien voglia di partire subito…Tokyo è una droga…una volta che la incontri non ne puoi più fare a meno…
si, si e ancora si. una droga. hai detto benissimo!
Crea dipendenza… che voglia di partire, meglio che non ci penso 🙂
Che viaggio unico ed emozionante deve essere stato. le foto sono bellissime ed hai espresso a pieno una città, come dici te, contrastante, e si vede, si vede eccome!!
davvero tanto, tanto emozionante…. come dice Manu, ancora mi riempio di pizzicotti. Guardo le foto e sogno. 🙂
Grazie davvero!
Tutti questi colori fanno girar la testa.. magnifico! Credo che sia una di quelle città che, se non vedi dal vivo, le riesci solo ad immaginare vagamente..
Questo Giappone mi sta chiamando sempre di più!
Francesca
Allora non ti resta che partire Francesca!
Quando il Giappone chiama… bisogna rispondere 🙂
Un bacione e grazie!
Non so se continuerò a leggere i tuoi post 🙂 mi fanno venire così tanta nostalgia che mi sto strappando i capelli! Sappilo! ^^
nooooo non voglio mica ottenere l’effetto contrario… io voglio portarti a tornare in Giappone, sappilo! 😀
Ah beh! Allora ci stai riuscendo alla grande! 😀
Ciao Farah,
concordo con Francesca, tutti questi colori fanno girare la testa, troppo bello! Leggendo i tuoi resoconti, e perdendo i pensieri guardando le tue (splendide) foto credo amerei assolutamente Ueno, mi ispira molto romanticismo con i sakura e le lanterne… awww! E poi Asakusa, adoro osservare le città dall’alto, quindi non potrei mai perdermi il Tokyo Sky Tree 😀
Sara
In effetti a Ueno ti ci vedrei troppo bene Sara, con gli occhi sognanti 🙂 Poi lì vicino c’è un piccolo quartiere che si chiama Yanaka e del quale parlerò presto… davvero bellissimo, vintage, il tempo lì si è fermato ad almeno 50 anni fa!
Vabbè, starei ore a parlare parlare e parlare del Giappone… mi sono innamorata, si vede? 🙂
Un abbraccio e grazie!
Stupenda e sfavillante, mi hai davvero fatto venire voglia di scoprirla questa Tokyo, e già mi vedo anche io persa nel quartiere di Akihabara davanti a quella miriade di macchinette. E’ strano come cultura, antica tradizione e modernità qui riescano a convivere e come racconti tu in modo tranquillo e sicuro…forse abbiamo davvero tanto da imparare dai giapponesi. Mi auguro di scoprire presto questo mondo colorato e affollato 😉 Foto magnifiche! Monica – I Viaggi di Monique
Akihabara è davvero un mondo a parte, sembra irreale da quanto è “strano” e plasticoso! Impossibile rimanere indifferenti in quel mondo… ma ogni quartiere è così, davvero.
Che sia davvero magica questa Tokyo? Davvero assurdo pensare che tutti questi contrasti possano convivere insieme in modo così armonioso… comunque grazie davvero Monica e ovviamente ti auguro tantissimo anche io di scoprire al più presto il Giappone! 🙂
Non vedevo l’ora di leggere questo post! Un mondo a sè praticamente 🙂 Bellissima la tua Tokyo! Spero presto di trovare l’occasione di andare.
Grazie dolcissima cri <3 Questa tua occasione arriverà prestissimo, lo sento! :*
Che colori e che contrasti *-*
Le tue foto sono una gioia per gli occhi 🙂 mi hai fatto sognare con questo post!
Grazie *_*
Sono così felice quando riesco a comunicare anche solo una delle mille emozioni provate! 🙂
Non lascio molto spesso commenti, ma quest’articolo è proprio originale, bello e con foto che mi hanno proiettato tra le strade di Tokyo!
Brava! 😀
Ma wow!
Grazie Francesco, bellissimo trovarti qui… ne sono davvero onorata. Grazie! 🙂
L’hai descritta talmente bene che mi sono immaginata anche i suoni! E il profumo di quei fiori!!! Deve essere così originale e unico che io me ne starei a mascella spalancata per ore 😉
ti assicuro che con la mascella spalancata ci sono stata anche io, più di una volta 🙂
Grazie mille per queste parole!
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Wow, ma che meraviglia questo Giappone. Ti confesso che, nonostante le pressioni continue del mio ragazzo, non era in cima alla mia lista dei desideri. Ma con i tuoi post mi stai veramente facendo cambiare idea. Sembra un paese davvero molto interessante…ci voglio andare!!!*.*
In caso dovesse alla fine convincerti il tuo ragazzo, vorrò sapere tutte le tue impressioni cara Antonella! 🙂
Il Giappone è assolutamente da visitare almeno una volta nella vita, assicurato.
Un abbraccione! 🙂
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Post Fantastico!! E foto meravigliose 🙂
Grazie di vero cuore Mahée 🙂
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Una guida incredibilmente precisa e divertente! Grazie per aver condiviso queste informazioni con noi 🙂
Grazie a te Erica, sono molto felice che ti sia piaciuto anche questo post! 🙂