Maledetta sensibilità. Se tante volte considero un pregio questo mio riuscire ad assorbire ogni emozione, a masticarla e a farla mia, altre volte la detesto. Mi fa vivere con il doppio dell’intensità ogni evento ed ogni incontro della mia vita. Che poi mi sa che sono un caso abbastanza patologico se riesco a commuovermi anche guardando ad esempio Masterchef (e se ho il coraggio di raccontarvelo, soprattutto). E così, questo Settembre che era partito con un carico di energia incredibile, è andato piano piano spegnendosi travolto da mille ansie ed inquietudini che ho provato a zittire con un treno frenetico verso il mare, verso gli abbracci, verso casa, ed un aereo che non ne voleva sapere di partire leggendo forse i miei desideri e che mi ha fatto assaporare un po’ questo “non luogo” che è l’aeroporto.
Un Settembre, questo appena trascorso, che voglio catalogare come un mese di preparazione al bellissimo caos che sta per arrivare. Tra la “posta importante” della mia casella e-mail ho solo biglietti ferroviari e carte d’imbarco: Umbria, dalla quale sono tornata da poco, Repubblica Ceca, Puglia e ancora arriveranno Toscana, Lombardia e probabilmente Spagna, per poi concludere forse l’anno in bellezza con la Germania. Non ho mai avuto un calendario così fitto e gli occhi mi brillano di gioia. Un Settembre questo in cui mi sono rifugiata in foto ricordo di viaggi e sensazioni passate e nell’abbraccio di Manu & Lucia tra chiacchiere, cartoline, lacrime (sì, anche quelle!) e gelato. E la consapevolezza sempre più forte che no, non si è mai soli e si, affrontare ogni ostacolo con il sorriso senza perdere mai l’approccio positivo alle cose è SEMPRE la vittoria più grande che si possa ottenere!
Strano come spesso basti un viaggio, pochi grammi di coraggio, un vestito un po’ più corto e poi lo sguardo di uno che era di passaggio…
Un frammento di viaggio. Bruxelles è una città che non ho capito ma Grand Place è un luogo magico. Rivederla, anche solo in foto, mi emoziona sempre un po’.
“Caged birds accept each other but flight is what they long for”. Quando mi sento “intrappolata” in situazioni che non mi piacciono, penso alla libertà che ho e che nessuno potrà mai togliermi. Da questo mulino sull’isola di Lanzarote avevo una vista mozzafiato sul paesaggio circostante e la forza di quella libertà io la potevo toccare per davvero.
Due persone che sono nella mia vita da poco e che non riesco a vedere quanto vorrei, ma che riescono ogni giorno ad essermi vicine più di quanto possano mai credere. A loro il mio più grande Grazie.
Era il 2009 e con il naso all’insù guardavo il grande London Eye. Poco più che ventenne in uno dei miei primi viaggi, da 3 settimane non tornavo a casa e riguardare questa foto è un po’ come osservare il “principio” di tutto. Il principio del “mal di viaggio”.
Quasi 3 ore nell’aeroporto di Lamezia Terme. Ho ascoltato musica, ho sgranocchiato patatine, ho letto, ho scritto. E poi ho osservato la gente intorno a me e ho giocato ad incastrare nomi e fatti inventati. Mi sono sentita meno sola in quell’attesa infinita (era forse la mia Calabria che mi sussurava “resta qui”?).
Le gambe stanche, gli occhi gonfi sia di sonno che della luce magnifica dell’alba nel deserto del Marocco. Io che scendo dal mio cammello e per pochi minuti guido la carovana verso non so dove. Le dune scomposte. Uno di quei momenti che non potrò mai dimenticare.
Settembre è il mese della vendemmia e, da brava amante del vino, non resisto a fargli un “tributo” ricordando le giornate trascorse a Montefalco. Con grande nostalgia e desiderio di un bel bicchiere di Sagrantino.
Sfogliando fotogrammi del primo viaggio di questo 2014 trovo questo riflesso. Il treno va veloce da Bruges verso Bruxelles, fuori piove e io piano piano mi scaldo un po’ dopo tutto il freddo di gennaio. Sono diretta in aeroporto e questo è il momento in cui sono triste perché un’altra esperienza stupenda è appena terminata, m anche felice di tornare a casa per riassaporare i ricordi.
Una passeggiata nel mio quartiere di Roma Preferito, il Rione Monti. Un salto nella Roma che mi piace, quella un po’ vintage, e un semplice barattolo con una candela ad illuminare il tavolo sul quale di lì a poco avrei mangiato. Particolari che adoro e dal fascino, per me, irresistibile.
Il mio Settembre in 3 parole?
Inquietudine. Amicizia. Ricordo.
p.s.: per “leggere” ogni mio momento, basta cliccare sulle foto
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20 Comments
Sono senza parole. Non so se possa bastare come commento ma è così. Per il resto ti riempio di cuori e di parole in privato! 🙂
Grazie a te.
Ti adoro.
<3
Con un programma così fitto di impegni non posso che augurati ….
BUON VIAGGIO !
Grazieeeeee! Grazie di cuore 🙂
lacrime… quante lacrime? Ma non lo diciamo a nessuno, mica si è capito che siamo sensibilone! 😀
Ti abbraccio tesoro mio! Dai che ci vediamo prestissimissimo!
Sensibile ormai è una parola che mi va stretta… siamo casi estremi! 🙂
meno di 10 giorni e ti stritolo cuore!
Proprio stamattina mi è spuntata davanti agli occhi la bellissima frase di MadreTeresa di Calcutta che riporto “Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso!”, profodamente vera 🙂 e vicina alle parole che hai scritto! Un bacio
che meraviglia… è proprio così, pensare positivo attrae il positivo e viceversa… perciò non c’è niente di meglio che un sorriso che curva le labbra, anche quando qualcosa va storto… dobbiamo mangiarcela questa vita 🙂
Un abbraccio e grazie!
Io credo che da questo post trapeli tutta la tua sensibilità. Mi è venuta voglia di venire a bere un caffè con te in qualche posto carino della tua città (portando anche Manuela e Lucia). Sai..quelle belle sensazioni del tipo “questa persona ha qualcosa di molto forte in comune con me; devo assolutamente conoscerla”.
Un abbraccio :*
E qui scatta l’occhio lucido.
Il potere della rete è forte, talmente forte che riesci a sentire persone “sconosciute” estremamente vicine… grazie Vale, spero davvero che questo caffè insieme si materializzi al più presto. Non sai quanto mi farebbe piacere.
Ti stringo!
bellissimo!!
grazie <3
Capisco il problema del vivere tutto troppo intensamente, la sensibilità è una bella cosa ma ultimamente mi crea problemi… ti auguro di poterla sempre gestire al meglio. 🙂
Già Silvia, a volte vorrei avere 1 pizzico di cinismo, ma giusto un pochino. Quello che basta per riuscire a prendere di petto certe situazioni (non solo di “cuore”).
Grazie per essere passata e non posso far altro che ricambiare l’augurio! Ti abbraccio 🙂
So che arrivo nel mese sbagliato, ma non è mai troppo tardi per apprezzare un post del genere! Pieno di voglia di fare!
Grazie Stefy!
Di tempo per se stesse alla fine ne rimane ben poco… ma una vita così in movimento io la trovo meravigliosa 🙂 un abbraccione!
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