[Soundtrack consigliata: Silver Cruiser – Röyksopp]
“Allora, fai così. Ogni sera, prima di andare a dormire, fai un esercizio: pensa ad una cosa che ti fa sentire grata, scrivila su un foglio e pensaci prima di addormentarti”. E credo sia stato proprio questo consiglio a ridestarmi da questa lunga apnea, a farmi tornare la voglia di respirare a pieni polmoni. Perché a volte accade che la vita ti sfida, accade che ti ritrovi a tu per tu con te stessa e nemmeno ti riconosci, accade che forse cresci un pochino e ti senti un pizzico più consapevole di ogni singola fibra del tuo essere.
Accade che questo Febbraio è lentissimo e pieno di stupore per le piccole cose. Pieno di amiche che ti strappano sorrisi anche quando non lo credi possibile e che ti fanno fare le 5 di mattina ad una festa in maschera (e le 5 di mattina non si fanno ormai più nemmeno a Capodanno). Un Febbraio pieno di abbracci che profumano di adolescenze trascorse insieme e occhiate complici perché tanto conosciamo ogni espressione del nostro viso (vero Elena?). Pieno di sguardi persi sull’infinito del mare dalla mia scogliera preferita e delle casette colorate intorno al porto di Rimini.
Accade un Febbraio piovoso teatro di una figlia sorridente abbracciata a sua madre in centro storico, protette dall’ombrello rosa della Principessa Sofia perché di altri, io e lei, mica ne abbiamo. Di un treno preso all’alba per raggiungere Roma e circondarsi finalmente di odori familiari, carbonara, shopping, Fontana di Trevi e occhi belli delle persone che ti vogliono bene e che te lo sanno dimostrare. Un Febbraio con una notizia che ti fa riflettere ancora una volta sul vero significato della parola famiglia e un Febbraio zeppo di spaventose e solitarie prenotazioni aeree e ferroviarie. Un Febbraio di bozze sul blog lasciate a metà; Amsterdam, Dublino, Londra, Madrid… tutto sospeso tra mani titubanti sulla tastiera e sospiri degli occhi incollati allo schermo. Insomma, un altro Febbraio come tanti forse, ma pieno di abbracci. Proprio quelli che stasera scriverò sul foglio perché mi fanno sentire così enormemente e fortemente grata.
Per ogni cosa c’è un posto ma quello della meraviglia è solo un po’ più nascosto
Il mio Febbraio in 3 parole?
Foglie. Smarrimento. Occhi.
p.s.: per “leggere” ogni mio momento, basta cliccare sulla foto
16 Comments
E’ bello tornare a leggerti, ti leggo da anni ed è sempre un piacere.
Forza e coraggio, che le mani titubanti e il salto nel vuoto apparente prima o poi diventano certezze e forza indistruttibile.
Un bacione cara 🙂
Che commento dolcissimo… uno di quelli che fa proprio bene all’anima. Il dolore lacera, ma si trasforma lentamente in un’energia dalle proporzioni inimmaginibili. Spero sia così anche per me 🙂
Vi abbraccio forte (e grazie…) :*
Bellissimo!
Grazie davvero, di cuore :*
Forza e coraggio 🙂
non ci si ferma mai 😉
Noi con le nostre fragilità. . . Noi che quando siamo insieme (purtroppo poco ) ci perdiamo tra abbracci, sguardi, lacrime sorrisi e piccole follie che solo io e te riusciamo a coniare in modo così magistrale!
Noi da sempre e per sempre lo stesso immenso amore reciproco…Noi lo stesso sangue…Noi SORELLE, anzi SONSINE, ultimamente SONSELLE ahahahahahahhha
Infinitamente Orgogliosa di TE…ti adoro!
noi, giorno dopo giorno, sempre più unite. complici. meravigliosamente sorelle/amiche.
Ti adoro anche io sonsella, con te non sono sola mai :*
Che dire, mi commuovi sempre. Finalmente sei tornata, mi mancavano le tue parole e i tuoi fiumi di pensieri.
E’ stato bellissimo scoprire Rimini al tuo fianco, ci siamo divertite tanto e sto ancora recuperando le ore piccole (sono mamma, non sono mica più abituata!!)
Ti auguro il meglio che la vita ti possa offrire, ma tue queste cose le sai già.
Ti adoro <3
Elena
sei la mamma più energica, dolce, bella e speciale che io conosca. Non vedevo l’ora di averti qui, vivere questa città con te (anche se per poco), me l’ha resa un po’ più “casa”.
Torni presto?
Ti voglio bene stella
Vero, bello tornare a leggerti dopo un periodo che probabilmente ti avrà sospesa tra chissà quali pensieri. E dunque scrivere anche per definire i contorni di ciò che ci rende tristi, malinconici ma pure felici, focalizzandoci su quello per cui ci sentiamo di esser grati. Grati perché così ci si ricorda di quanto valiamo tanto da meritare attenzione. Almeno per me, è un pò cosi. E poi mi viene da pensare che il resto, tutto quello che di brutto c’è, serve a fortificarmi. Non so, un concetto strano che farò sempre fatica ad accettare ma che evidentemente deve essere questo. Tiz
Hai proprio ragione, Tiz. Questa storia del “ciò che non uccide fortifica” è proprio difficile da digerire. Nel bel mezzo del caos, ci si chiede continuamente “ma quando finirà tutto questo”?
E poi arriva il giorno in cui ricominci a respirare e in cui ricominci a vedere i colori. E l’energia ti formicola dentro.
Grazie per questo tuo commento, ti sento vicina :*
Questo post è splendido e sì, esprime ogni singola fibra del tuo essere.
Ci vogliono mesi lenti per poi, pian piano, accelerare.
Ti voglio bene ❤️
anche io ti voglio bene.
tantissimo!
C’è qualcosa che mi fa sentire molto simile a te 🙂
E’ meraviglioso riuscire a comunicare così.
Grazie Alice!