Se durante il mese di Marzo ho viaggiato senza valigie, in questo Aprile appena trascorso devo dire che di valigie ne ho fatte invece abbastanza. Per la precisione 3. E voi conoscete bene l’adrenalina che si prova nel farne una, quell’indescrivibile sensazione scalpitante del pre-partenza. Vero?
La valigia più bella che ho fatto, però, non custodisce vestiti e souvenir. Quella più bella è senz’altro quella che ho riempito con le mie emozioni. Ad Aprile sono tornata pochi giorni nella mia Calabria a fare il pieno di energie e coccole, a respirare l’inconfondibile odore di casa, a scrutare il mio mare. Ad Aprile ho fatto poi uno di quei viaggi che ti restano dentro a vita, uno di quelli che ti entra sottopelle e che ora sento lì, a pulsare nelle vene ogni volta che guardo una foto o semplicemente sento pronunciare la parola Marocco. Ad Aprile, infine, sono stata in Puglia; un weekend speciale che mi ha donato la scoperta di nuovi, meravigliosi borghi e soprattutto la conferma di conoscenze diventate, ormai, forti amicizie. Così forti da sentire il bisogno di esprimerle in ogni momento, così forti da sentirne subito dopo la mancanza.
Eccolo il mio Aprile, in 9 scatti che sanno di té alla menta marocchino e di focaccia barese, di salsedine e di sabbia desertica.
Uno scorcio della Baia di Zaiana, a pochi km da Peschici, in Puglia. Risate sotto ad un cielo plumbeo con un’amica speciale che scrive con un ramo sulla sabbia. Momenti semplici, di quelli che ti restano incollati sulla pelle. Un po’ come la salsedine.
L’esperienza della traversata in cammello è statacontemporaneamente croce e delizia. Croce perché si viaggia scomodi, MOLTO scomodi, e nessuno me l’aveva detto. Delizia perché ti senti a contatto con una terra che ti ha letteralmente abbracciata con il suo calore, perché vaghi tra le dune senza conoscere la destinazione, perché ciò che hai davanti cambia sempre e ti stupisce, passo dopo passo.
La Medersa di Ben Youssef, a Marrakech, è uno dei luoghi della città che più mi ha stregata. Ho visitato le stanze anguste di questa antica scuola coranica, ho immaginato la vita degli studenti e i colori accesi delle piastrelle zellij in cortile mi hanno ipnotizzata. Magica.
Dire il mio nome in Marocco e sentirlo pronunciare nella sua lingua originale mi ha regalato emozioni immense. Un ragazzo berbero, l’unico che va a scuola, ha scritto Farah sulla sabbia delle dune di Merzouga, nel bel mezzo del deserto, dopo aver assistito al tramonto più bello della mia vita. Ho riscoperto la bellezza del mio nome e del suo significato… gioia.
Me ne stavo lì, seduta in un angolino a scrutare la bellezza del cortile d’ingresso del Museo di Marrakech. Qualcosa cattura il mio sguardo e “qualcuno” cattura me. Questa foto mi fa sorridere.
Una deviazione dal Gargano verso Bari. Correre ad abbracciare un’Amica. Stringerla forte e mangiare insieme una focaccia barese sul lungomare, baciate dal sole, senza sentire le ore scorrere troppo, troppo velocemente…
Il benvenuto più dolce e delizioso del mondo. Mai provato un té più squisito di quello marocchino; se chiudo gli occhi ne sento ancora il sapore.
Un’oasi di pace nel frastuono della città. Una bimba curiosa affacciata per scrutare una parte dei Giardini di Majorelle a Marrakech. La sensazione di trovarmi improvvisamente in un quadro dai colori pastello.
Dormire in una Kasbah situata in un punto imprecisato della Rose Valley e svegliarsi davanti ad un paesaggio del genere. Non riuscirò mai a descrivere la felicità immensa del mio cuore e dei miei occhi, persi in una meraviglia senza confini.
Il mio Aprile in 3 parole?
Deserto. Colore. Mare.
p.s.: per “leggere” ogni mio momento, basta cliccare sulle foto
Se ti è piaciuto, condividi!
14 Comments
Come sempre il tuo modo di scrivere é fantastico!!!!!!
Che dolce che sei, grazie… tocco sempre il cielo con un dito quando leggo certi complimenti. 🙂
Che meraviglia tesoro mio ♥ questo post lo sento “mio” come non mai. Due valigie ti hanno portato da me 🙂
Ne faremo altre insieme!!! 🙂
siiii, 2 su 3! Che al ritorno erano più pesanti perché riempite di momenti meravigliosi insieme (oltre che di taralli 😀 ).
Non vedo l’ora di vivere la prossima avventura insieme!
Bellissime parole per descrivere un mese intenso e bellissimo 🙂
In Calabria ci sono stata un po’ di anni d’estate ed è bellissimo.. vado sulla costa Ionica, sei di quelle parti?
Ma davvero? Si vivo sulla costa Jonica! 🙂 Dove andavi di preciso?
Comunque grazie davvero per questo commento, è un grande piacere! 🙂
E’ stato un mese davvero bellissimo a quanto pare! La tua foto “rubata” mentre sei sul punto di fotografare è bellissima :*
Bellissimo è riduttivo! E poi ti ho conosciuta.. più felice di così si può? 🙂
p.s.: ahah grazie, piace tanto anche a me perché certe pose plastiche solo noi le possiamo assumere per fotografare 😛
Questo mese lo lego ai sorrisi.
Ai nostri sorrisi felici di partire, abbracciare la nostra bellissima amica, e scoprire nuove strade.
Ai tuoi sorrisi quando sei partita per il Marocco o quando sei scesa a casa.
Un bellissimo mese con bellissime foto!
Tanti cuori!
un bellissimo mese che ci ha viste ancora più vicine e, come dici tu, ancora più sorridenti.
Se questo mese è stato così speciale, gran parte è merito tuo!
<3
Sempre belle!!!
Grazieeee 🙂
Ehhhhh… belle! E il Marocco… che meraviglia, non sto più nella pelle…
io non vedo l’ora di seguirti in questo viaggio!
Sono sicura che te ne innamorerai anche tu….