Europa

Lanzarote & César Manrique: simbiosi tra uomo e natura

L’impatto con l’isola di Lanzarote mi ha abbastanza destabilizzata. Inizi a percorrere le sue strade per la prima volta, ti guardi intorno e il primissimo pensiero è “Oddio, qui non c’è niente”. Distese di terra arida e brulla, vegetazione quasi pari a zero, piccoli centri abitati tutti uguali tra loro con le casette bianche con porte e finestre di un verde brillante. Poi ad un certo punto sbuca da una curva la vista mozzafiato dell’oceano, di un blu intenso che fa da contrasto al nero della terra, e il secondo pensiero che ti viene in mente è “Ok, sono atterrata sulla luna“.

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Lanzarote è l’isola più settentrionale dell’arcipelago delle Canarie. Tra il 1730 e il 1824 fu totalmente devastata da violente eruzioni vulcaniche e, nonostante la sua distruzione, oggi è un vero e proprio scrigno che contiene tesori naturalistici di rara bellezza. La sua valorizzazione è legata imprescindibilmente alla personalità di quello che, a mio parere, è stato un genio: César Manrique. Pittore, architetto, scultore, ecologista e non solo, ha fatto della natura la sua più grande alleata riuscendo in un’impresa eccezionale: l’ha rispettata. Ecco quali sono le sue opere principali!

Fundaciòn César Manrique

Quella che un tempo era la sua casa oggi è diventata una fondazione a lui dedicata. L’ha fatta costruire precisamente su 5 “bolle laviche” formatesi naturalmente dopo l’eruzione, creando al loro interno degli ambienti a dir poco unici come ad esempio dei salottini con un’apertura sul tetto che consente la penetrazione dei raggi del sole. Al piano superiore è splendida la grande vetrata che affaccia su una suggestiva colata lavica! (Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, € 8,00)

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Monumento al Campesino

Situato al centro dell’isola, questo Monumento è una dedica di Manrique al duro lavoro dei contadini di Lanzarote. Accanto ad esso c’è un grazioso museo con manufatti ed esempi di antiche lavorazioni. (Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17.45, ingresso gratuito)

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Jardin de Cactus

Questo giardino si trova a nord di Tahiche e merita assolutamente una visita. Ospita oltre 10mila specie diverse di cactus, racchiusi in una vera e propria oasi naturalistica con uno splendido mulino bianco a far da guardiano dall’alto! (Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17,45, € 5,50)

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Jameos del Agua

Si tratta di una caverna vulcanica e il suo nome deriva da un limpido laghetto presente al suo interno, creatosi grazie all’infiltrazione di acqua marina; dentro questo lago vivono centinaia di piccoli e rari granchi ciechi e albini e da un foro sulla parete superiore della grotta entrano fasci di luce solare che creano riflessi incredibili sull’acqua. Entrare in questa caverna è un’esperienza unica, al suo interno troverete anche un bar, un ristorante, un piccolo museo e una piscina incastonata tra palme e cactus. (Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, 30, il sabato fino alle 22. € 9,00)

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Cueva de Los Verdes

Questa caverna si è formata dopo l’eruzione del Monte Corona; lunga 7 km, si ha la possibilità di entrare e percorrere solo il primo km attraversando stretti percorsi e scalini scoscesi, circondati da luci suggestive che mettono in risalto il colore dei minerali. Una guida vi accompagnerà raccontandovi la storia della caverna fino ad arrivare ad uno spettacolare auditorium dove si svolgono regolarmente concerti di musica classica: la porosità delle pareti rocciose, infatti, permette l’assorbimento sonoro regalando un’acustica perfetta! Ma le sorprese non sono finite… alla fine del percorso la guida vi svelerà un segreto che vi lascerà a bocca aperta e che… ho promesso di non raccontare! 🙂

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Mirador del Rìo

Situato a nord dell’isola, qui Manrique ha sfruttato un punto strategico (e anche uno dei più alti con i suoi 475 metri d’altitudine), creando un vero e proprio osservatorio che offre forse il più bel panorama dell’isola; affacciatevi dalle sue due terrazze o state comodi dietro alle grandi vetrate del bar che c’è al suo interno e lasciate che il vostro sguardo si perda davanti alla vista dell’isola La Graciosa(Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, € 9,00)

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Per risparmiare vi consiglio l’acquisto dei biglietti cumulativi per l’ingresso a 3, 4 o 6 attrazioni (validi anche fino a 14 giorni); sono convinta che tutte le opere di Manrique meritino una visita in quanto, per la prima volta, ho avuto davanti agli occhi la testimonianza di una simbiosi perfetta tra uomo e natura in un luogo in cui è stato il turismo ad adattarsi alla peculiarità del territorio… e non il contrario.

16 Comments

    • ci tornerei solo per fare una passeggiata sulla riva di Playa di Famara con l’oceano davanti in tutta la sua potenza… che nostalgia (e son trascorsi solo 11 giorni dal mio rientro!!!) 🙂

  1. avevo prenotato una settimana a lanzarote solo perchè avevo un budget ridotto e perchè mi sembrava una destinazione “carina”…mi sono ricreduta, e sono stata benissimo

    • Io non sapevo davvero cosa aspettarmi da questa isola e ne sono rimasta totalmente affascinata!
      Grazie per essere passata 🙂

  2. Grazie Marika! Se non ci sei stata ti consiglio assolutamente un viaggio a Lanzarote… e a breve pubblicherò altri post, anche su Fuerteventura 🙂 spero ti piacciano!

  3. Pingback: Lanzarote: uno spettacolo della natura | Viaggi nel Cassetto

  4. manuelavitulli Reply

    e questo? me l’ero perso?
    Stai continuando a spingermi a prenotare un volo per Lanzarote, ecco 🙂
    E quel che più amo è come tu riesca a sottolineare la perfetta simbiosi tra turismo e natura.
    Non è detto che il turismo debba essere dannoso, a patto che questo sia rispettoso nei confronti dell’ambiente. E mi sembra che a Lanzarote sia così.
    Potrei innamorarmi seriamente! *.*

    • Tesoro controlla Ryanair, voli diretti e low cost! 🙂
      Comunque guarda, quello è l’aspetto che mi ha maggiormente colpita nell’isola: Manrique ha fuso il suo genio con la natura, l’ha rispettata valorizzata e portata ai massimi livelli, ha trasformato una terra totalmente distrutta dalla lava in uno scrigno con tesori inestimabili… come può non essere fantstico tutto questo?
      Se dovessi andarci e innamorarti…. benvenuta nel club 🙂
      Grazie per tutti i tuoi bei commenti!!!

  5. Io sono appena tornata e come altri dall’impressione iniziale di un quasi-nulla sono passata in 15 giorni ad innamorarmi di questa isola… Finalmente un turismo rispettoso della natura ed un ambiente ospitale e affascinante. L’arte di Manrique poi mi ha attirato moltissimo! Spero di tornarci presto a vedere ciò che ancora mi manca…

    • Ciao Renata, non riesco a capire come sia potuto sfuggirmi questo tuo bellissimo commento, lo leggo solo ora!
      Rileggevo e rivivevo il mio bellissimo viaggio a Lanzarote, rivedere queste foto è bellissimo e doloroso al tempo stesso perché ci vorrei tantissimo tornare!
      Ti mando un abbraccio e scusa ancora per il ritardo!

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