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La magia della Fondazione Cerratelli

Quando ho ricevuto l’invito per partecipare ad un blog tour a San Giuliano Terme, un bel comune in provincia di Pisa, ho accettato senza esitazione e senza nemmeno leggere il programma. La Toscana è una di quelle Regioni d’Italia che spesso mi riprometto di esplorare senza però riuscirci e, anche per questo motivo, non mi sono fatta ripetere l’invito 2 volte. Quando poi ho iniziato a studiare il programma, non potete immaginare il mio stupore misto a felicità nel leggere “Cena in Villa Alta indossando i costumi della Fondazione Cerratelli”!

cena

Ebbene sì, ho cenato in una villa meravigliosa indossando uno splendido abito di scena. Insomma, un sogno.

Ma andiamo con ordine.

La Fondazione Cerratelli nasce circa 10 anni fa e raccoglie oggi circa 25mila costumi teatrali storici: un tesoro inestimabile. La Casa d’Arte Cerratelli è molto antica ed è stata tramandata negli anni di padre in figlio, con un apice di successo grazie al premio Oscar vinto da Franco Zeffirelli (Presidente Onorario della Fondazione) per i costumi di Romeo e Giulietta. Come se non bastasse, tutto questo splendore è custodito nella cornice di Villa Roncioni: opere d’arte dentro ad un’opera d’arte ancora più grande. Grazie alla Fondazione (sostenuta anche dal Comune di San Giuliano Terme e dalla Provincia di Pisa), Villa Roncioni è rifiorita in tutta la sua bellezza: dopo anni di abbandono il suo vialetto è stato ripulito, le sue porte sono state riaperte e il giardino che conduce alla splendida Bigattiera (che ospitava un allevamento di bachi da seta) ha ripreso luce e colore.

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cose di altri tempi

All’interno della Villa, tra quelle sale maestose in cui Isabella Roncioni visse il suo tormentato amore con Ugo Foscolo, sono al momento esposti gli abiti originali de “Le Donne di Puccini” in occasione dei 100 anni della Fondazione. E se vi state chiedendo come faccio a sapere tutte queste cose sappiate che il merito è tutto di Diego Fiorini, l’attuale responsabile, che con la sua immensa passione mi ha letteralmente catapultata in un mondo sconosciuto fatto di teatri, lirica e stoffe. Un modo di raccontare travolgente quello di Diego, così tanto che quasi mi sembrava di vederla la bella Isabella, a sospirare dietro ad una delle finestre del palazzo o intenta a leggere una delle sue amate lettere.

vestiti d'epoca 2

costumi

Piccola curiosità su questa foto: sapevate che all’epoca il vero lusso era un tessuto cucito a macchina piuttosto che a mano? Provate ad indovinare ora com’è stato realizzato quel bellissimo dragone :)

Piccola curiosità su questa foto: sapevate che all’epoca il vero lusso era un tessuto cucito a macchina piuttosto che a mano? Provate ad indovinare ora com’è stato realizzato quel bellissimo dragone 🙂

abiti d'epoca

E’ stato proprio Diego ad assegnarci gli abiti per la cena di quella sera: è bastata un’occhiata, rapida e attenta, ed ecco spuntare il costume perfetto, della taglia perfetta, del colore perfetto. Una volta varcata la soglia della sartoria, l’entusiasmo è poi salito alle stelle: tra aghi, matasse, spilli e bozzetti alle pareti abbiamo provato i nostri costumi con la spensieratezza simile a quella di tanti bambini. Un momento che difficilmente potrò dimenticare.

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sartoria

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bozze

La giornata è poi trascorsa in fretta durante questo 2° giorno di #SGTtour: l’ora di cena è arrivata in fretta e, per tutti noi, ciò significava l’ora di indossare finalmente i nostri costumi. Arrivata a Villa Alta il cuore ha iniziato a battere forte: un edificio bello da mozzare il fiato, immerso nel verde, che spicca con ardore dall’alto della sua collina. Vederci lì, tra quegli arredi antichi e con indosso quegli abiti, mi ha fatto davvero sentire fortunata: esperienze come queste non accadono spesso e se a tutto questo aggiungo la serie di sorrisi dei miei compagni di avventura posso dire di aver vissuto una serata perfetta… e ancora non immaginavo a che livello saremmo arrivati. Dovete sapere, infatti, che la perfezione qui non è bastata e si è voluto andare decisamente oltre: l’arrivo in una splendida sala con il suono di un’arpa e di un flauto come sottofondo ha segnato ufficialmente il mio ingresso in un sogno.

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E vogliamo parlare di quanto eravamo belli, nonostante gli smartphone in mano? 😉

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p.s.: visitare la Fondazione ha un costo di 5 euro ed è aperta nei weekend dalle 15 alle 19 fino al 3 Maggio 2015. E, ovviamente, è possibile noleggiare i costumi!

11 Comments

    • Davvero?
      Ok allora qui c’è assolutamente da rimediare, già mi ci vedo insieme a te, Manu e Lucy a fare le damine alla Fondazione Cerratelli 🙂 andiamo?

      Ciao splendore!

  1. Ciao! Giungiamo tramite la rete 🙂 ! Che meraviglia di posto e che bellissima esperienza deve essere stata!! Ora andiamo a curiosare il tuo blog ! Ciao!
    dueingiro.blogspot.it

  2. manuelavitulli Reply

    mi hai fatto sognare con la condivisione live e adesso lo fai ancora! 🙂
    Sei splendida e siete stati splendidi. Un posto che rievoca suggestioni del passato 🙂

    • oh <3 sei troppo di parte, ma grazie tesoro!
      E' stato troppo bello indossare quegli abiti anche se per poche ore…. sono nata nell'era sbagliata mi sa! 🙂
      Ti abbraccio anche io :*

  3. Pingback: My Instamonth: Novembre | Viaggi nel Cassetto

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