America

Cuba on the road: la coloratissima Trinidad

Trinidad è una città coloniale di Cuba coloratissima e dall’atmosfera inconfondibile. Dichiarata nel 1988 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, conserva al suo interno tanti tesori: scopriamoli insieme!

[Soundtrack consigliata: Despedida – Izal]

Ricordo che durante il mio viaggio a Cuba ero molto curiosa di scoprire la piccola città di Trinidad. Avevo sentito moltissime storie sui suoi colori, sulla sua gente, sulla sua atmosfera. E mi rendo conto che chi me ne aveva parlato aveva totalmente ragione perché Trinidad è una città che fai veramente fatica a lasciare una volta che inizi a viverla.

Il mio viaggio verso Trinidad è iniziato da Cienfuegos in un taxi collectivos (vi ho spiegato qui di cosa si tratta). Il tragitto è durato circa un’ora, è costato solo 10 CUC ed è stato semplicemente incredibile. Non capivo infatti il motivo per cui il nostro sorridente autista continuasse a parlarci di cangrejos, ovvero i granchi. Ho scoperto proprio in quel momento infatti che a Cuba, e in particolare sulla litoranea che collega Cienfuegos a Trinidad, ogni anno si può assistere alla spettacolare migrazione dei granchi rossi che vanno verso il mare per riprodursi o che invece tornano indietro verso il bosco, che rappresenta il loro habitat naturale. Immaginate quindi la carretera letteralmente disseminata di grossi granchi rossi che corrono velocissimi per non essere schiacciati dalle auto in corsa; sono tantissimi, infatti, quelli che purtroppo non riescono a compiere la traversata. E’ un fenomeno naturale davvero unico e bizzarro!

Un po’ di storia

Trinidad si trova nella provincia di Sancti Spiritus ed è una città tipicamente coloniale. Tra le sue stradine acciottolate, ancora percorse da carri sghangherati trainati da buoi o cavalli, è cominciato nel XIX secolo il commercio della canna da zucchero e ciò l’ha resa una delle cittadine più ricche del tempo. Prima di ciò, infatti, Trinidad era una città pressoché sconosciuta e ignorata, méta preferita dai pirati che favorivano illecitamente il commercio degli schiavi. Le piantagioni di canna da zucchero nella limitrofa Valle de Los Ingenios, ideate dagli stessi schiavi durante le rivolte, segnarono quindi il destino della città. Trinidad conobbe il suo periodo di massimo splendore fino a quando, durante le guerre d’Indipendenza, le piantagioni vennero distrutte. La città non si riprese fino a quando Batista promulgò negli anni ’50 leggi per la tutela del suo centro storico, portandola a divenire Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1988.

L’arrivo a Trinidad

Il primo impatto con Trinidad è stato totalmente diverso rispetto a quello avuto con le altre città in cui sono stata a Cuba. Per la prima volta, infatti, la casa particular in cui ho soggiornato non era pronta ad accoglierci e la padrona di casa era molto meno espansiva degli host precedenti (vi ho raccontato qui tutta l’esperienza nel dettaglio). Ho scoperto fin da subito, però, che alloggiavo in una zona molto centrale della città: mi trovavo infatti a due passi da Plaza Mayor, la principale della città. E’ stato proprio lì che ho iniziato ad assaporare l’atmosfera di cui avevo sentito tanto parlare e a capire il motivo per cui Trinidad, che normalmente si può visitare anche in 1 giorno, porta i suoi visitatori a fermarvisi più del previsto.

Cosa visitare a Trinidad

Trinidad è una cittadina relativamente piccola. Plaza Mayor è il suo cuore; su di essa si affaccia la Iglesia Parroquial de la Santissima Trinidad e poco distante si trova invece il museo più importante della città ovvero il Museo Historico Municipal, dalla cui torre si ha la vista più bella sulla città. Un altro luogo di Trinidad che ho adorato è la Casa de la Música: lungo una semplice scalinata si cela in realtà un meraviglioso luogo di ritrovo dove la padrona indiscussa è la musica. Concerti di salsa, gente che balla e turisti seduti al tavolino che sorseggiano la Canchánchara, un cocktail tipico (e buonissimo) di Trinidad realizzato con rhum, lime e miele, servito rigorosamente in piccoli bicchieri di coccio. Riuscite ad immaginare la scena?

Ad ogni modo, il segreto per visitare Trinidad è quello che vale in realtà per la maggior parte delle città nel mondo: perdersi. Vagare senza méta tra i vicoli della città vi farà scoprire piccoli tesori inestimabili. Durante le mie lunghe passeggiate ho incontrato ad esempio diversi trovadores, musicisti di strada che propongono tipiche melodie cubane che si sposano perfettamente con l’atmosfera rilassata della città. Ho incrociato poi diversi mercatini locali dove ho acquistato prodotti bellissimi, come ad esempio delle borsine ricamate a mano. O ancora mi sono infilata in minuscoli bar a bere mojito al costo di un solo CUC, ho assistito a lezioni di musica a cielo aperto, ho osservato la gente locale entrare e uscire da abitazioni coloratissime e ho anche preso parte ad una divertentissima lezione di salsa. Insomma, a Trinidad annoiarsi è impossibile e perdersi è la cosa più saggia ed emozionante che si possa mai fare.

Informazioni utili

Dove mangiare: di tutti i posti provati sono due quelli che sento di voler consigliare. Il primo è il Bar Cafe Restaurante Giroud J&J, un locale in zona centrale molto carino. Più che il cibo, che comunque non era niente male, qui i protagonisti sono i cocktails; è qui che ho bevuto la Canchánchara più buona della città! Il secondo posto che sento di consigliare è poi l’Adita Cafè, un ristorante davvero ottimo sotto ogni punto di vista!

Prima di partire: come per ogni viaggio, non dimenticate di stipulare un’assicurazione di viaggio (che inoltre è obbligatoria per un viaggio a Cuba). A tal proposito vi consiglio di dare un’occhiata al sito AssicurazioneViaggio, nato da pochissimo con l’obiettivo di unire in un unico sito 3 diversi prodotti assicurativi, ciascuno più adatto ad un determinato tipo di viaggio (ad esempio: LowCost si rivolge a viaggiatori che spendono poco e vogliono risparmiare anche sulle polizze viaggio scegliendo comunque un prodotto di qualità). Lo trovo davvero utilissimo!

Insomma, Trinidad è davvero speciale ed ora ho capito anche io il perché. E’ senza dubbio una delle città più turistiche di Cuba: è infatti il luogo in cui ho trovato in assoluto più jineteros, ovvero persone che per strada ti propongono qualsiasi tipo di attività o servizio. Ciò nonostante, Trinidad per me rappresenta un luogo in cui ho trovato la vera atmosfera cubana, vivace e al contempo rilassata, particolarissima e unica nel suo genere. Spero davvero di farvi ritorno, un giorno!

1 Comment

Write A Comment

Le seguenti regole del GDPR devono essere lette e accettate:
In questo form raccolgo il tuo nome, la tua e-mail e il contenuto di ciò che scrivi in modo da tenere traccia dei commenti ricevuti sul sito. Per avere maggiori informazioni sul dove, come e perché raccolgo questi dati visita la pagina dedicata alla Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.